"Mantova: scenografia urbana" di Franz Fallavollita
Contributo #1:
La città è un corpo vivo, circolare direbbe un uomo di scienza, il cui stato è sempre in bilico tra ciò che è stato e ciò che sarà (o non sarà, un non finito…); il progetto di architettura esprime questo processo inafferabile del tempo. Perché occuparsi di questo breve tratto di strada “mantovana” simile a molti altri in Italia ed in Europa? Forse perché qui ritroviamo quell’antico e profondo rapporto tra la permanenza del piano e le architetture che ne costruiscono la scena fissa, quest’ultime variabili e modificabili nel tempo, a volta solide a volte effimere. Questa è la storia della città e con essa di noi uomini civili. Questa posizione (generale e personale) è in netta contrapposizione con le posizioni dell’architettura “oggetto”, che si esprimono solo attraverso una sorta di catarsi del tempo e della realtà, architetture di forma priva della matrice: la città.
maggiori dettagli e testo completo nella pubblicazione animata.ch N. 1
in viaggio nelle tappe di: Lugano e Mendrisio.
Mantova, via Larga
(elaborazioni dell'autore)
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